Gli
anni 1970-1975 sono stati gli anni del mio liceo classico, al ‘Cairoli’ di
Varese. Di primo acchito mi verrebbe da scrivere che la scuola superiore non ha
in alcun modo contribuito a farmi appassionare a Dio, o disamorare di Lui.
Forse sono un po’ troppo radicale o ricordo poco e male, ma questo è l’attuale
quadro della situazione di quegli anni. Per ciò che riguarda il prof. di religione,
quello cui spettava per ‘contratto’ di farmi conoscere meglio Dio, di avvicinarmi
a Lui, il mio è stato Gianfranco Garancini (foto), mi pare per tutti e cinque
gli anni. Allora studente in legge, o forse da poco laureato, il ricordo che ho
di lui è il seguente: lui entrava e parlava,
chiarendo che chi voleva ascoltare aveva il diritto di farlo, chi non voleva
aveva la libertà di ‘fregarsene’, conservando la decenza (nel rispetto della
libertà altrui) di fare silenzio, o quanto meno un rumore soffuso. Parlava,
parlava…la favella non gli difettava ma non è mai riuscito ad appassionarmi. Parlava
di tutto un po’, era disposto ad assecondare le nostre richieste, ma non ho mai
colto anche nei miei compagni un interesse spiccato per quegli argomenti. Del
resto in quegli anni il mio dio era soprattutto lo sport, come ho già scritto
in altra sede. Né posso dire che il prof di filosofia, il mitico Cesare
Revelli, abbia contribuito ad avvicinarmi al mistero di Dio. Come pretenderlo
da un comunista vecchio stampo? Non so nemmeno se ci ha spiegato Sant’Agostino
e San Tommaso, ma se lo ha fatto certamente non si sarà soffermato a lungo, e
lo ha fatto alla sua maniera. Non so, vista la mia dipendenza dalla
trascendenza, forse qualcosa degli anni liceali è rimasta, a mia insaputa,
fatto sta che forse ciò che ho in mente maggiormente –di religioso- è la
ricerca su Ignazio Silone, realizzata in terza liceo. La lettura dei suoi
romanzi, soprattutto ‘L’avventura di un povero cristiano’, non è passata come
acqua sulla pietra, e Silone (“comunista senza partito e cristiano senza Chiesa”)
forse qualche influenza in me l’ha avuta.
8-continua
Anc'io ho avuto come prof di religione al Cairoli G.Garancini e mi aveva colpito per l'intelligenza e la capacità dialettica ma non per la preparazione teologica, (credo avesse solo seguito con profitto i corsi che ogni laureato era tenuto a seguire come oggi, una introduzione generale ma non un vero studio sistematico). Considerava l'insegnamento un lavoro più che una missione diversamente dallo studio del diritto. Ricordo quando ci raccontò inviperito della espulsione dalla Cattolica del prof Cordero per via di un libro "eretico" sui sulla genesi dei sacramenti...
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