Io,
abituato a correre sulla rizzàda delle Cappelle, camminavo lentamente, e solo
così riuscivo a calmare l’ansia. Poi in discesa mi riprendevo e arrivato a casa
tornava l’appetito. Per fortuna nevicò a Brinzio, e quell’inverno anche la neve
contribuì a confortarmi. Era dura partire, i primi minuti avevo paura di tutto
quello spazio bianco, della solitudine ma poco alla volta il coraggio tornava e
infine anche il piacere dello sci. Non riuscivo più a nuotare, in compenso
vissi due domenica di fila al Brinzio che ancora ricordo con grande gioia.
Domenica 15 gennaio 2006, inaspettatamente, seppi che proprio nel mio paesello
avevano organizzato una gara di Winter Triathlon. Non mi pareva vero. Fui
indeciso sino all’ultimo, ma avendo trascorso una buona notte (soffrivo di
insonnia in quel periodo) decisi di partecipare (foto), e ne fui felice. 6km di
corsa (Brinzio-Castello Cabiaglio e ritorno) in 33’36” + 12 km di mtb (giù
verso la Valcuvia e risalita da Masciago) in 34’27” e infine (il più bello) 5
km di fondo in 21’07”. Un’ora e mezza di vera gioia. Data l’abbondanza di neve,
la domenica successiva, 22 gennaio 2006, organizzarono anche la 6^
Brinziobianca, e naturalmente ero alla partenza. Sempre 15 km, e sempre l’amico
Riccardo pirata Prando lì davanti, irraggiungibile. Sciavo con i miei soliti,
pesanti Morotto, conclusi la fatica in 62’, 64° su oltre cento partecipanti,
molto meglio di due anni prima. Avevo drasticamente ridotto il divario con il
pirata, ora intorno ai 9’: sempre tanti, ma tenuto conto della mia condizione e
della mia attrezzatura, niente male. Quella stagione invernale 2005-2006 al Brinzio
fu memorabile. Sciai sino al 12 marzo, per un totale di 565 km.
81-continua
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