E
la storia si fa cronaca. Siamo ormai al 2015. Anno che, sportivamente parlando,
inizia sottotono. Ho il raffreddore, e il 1° gennaio mi limito al cammino
veloce al Sacro Monte. Attendo con impazienza la neve, che si fa pregare. Si
scia a Cunardo, ma vado una sola volta: desidero la neve a Brinzio. E alla fine
di gennaio finalmente arriva, con abbondanza. Il freddo aiuta. Si aprirà così
per me, il 25 gennaio, una stagione di sci nordico al Brinzio breve ma molto
intensa. In poco più di un mese percorrerò 400 km sugli sci sottoli, andando a Brinzio quasi tutti i giorni (in
foto sono con il pirata Ric). Niente Brinziobianca tradizionale, ma una
Brinziobianca in notturna, su percorso ridotto, il 27 febbraio. Purtroppo,
causa eccessive sciate, ad un certo punto un fastidioso mal di schiena rovina
gli ultimi giorni di febbraio, ma l’obiettivo è di raggiungere i 400 km, e ci
riesco il primo marzo, pur acciaccato e spingendo con un braccio solo.
Partecipo anche se dolente alla Brinziobianca by night, partendo però in
ritardo e senza alcun intento competitivo. Del resto sono solo 6 km, una
distanza non adatta alle mie caratteristiche. Con il 2 di marzo ha termine la
mia stagione sciistica.
93-continua
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