Programmai
la mia prima gara di triathlon per il 2001. E sotto ad allenarmi, unendo spesso
bici e corsa, più il nuoto in piscina o a Monate. Salivo in bici al Campo dei
Fiori, la lasciavo al cannoncino e poi via di corsa verso il forte d’Orino. Il
luglio 2000 fu molto intenso, sportivamente parlando. Andammo in vacanza
qualche giorno a Livigno, portai la mountain-bike, salivo alla Forcola di
Livigno e al Passo del Foscagno. Per il mare tornammo a Pineto degli Abruzzi, e
lì potevo provare le tre specialità del triathlon contemporaneamente. Partivo con
il nuoto, in genere una ventina di minuti, poi in bici sullo strappo di
Mutignano e infine di corsa, prima al sole e poi nella bellissima pineta
(foto). Amavo molto la sensazione data dal corpo bagnato, che si asciuga al
sole pedalando oppure correndo. Arrivavo cotto e mi facevo una nuotatina
finale. Il 20 luglio un incidente che mise in crisi la preparazione, ponendo
dei dubbi sulla mia reale capacità di nuotatore in acque libere. Volevo provare
a nuoto i 1500 metri di una gara di triathlon olimpico, così programmai il percorso:
avrei nuotato per 750 metri verso sud, seguendo la costa, con relativo ritorno
verso nord. L’andata su ottima, 750 metri in 22’, il ritorno fu impegnativo
perché il sole venne coperto da un corpo nuvoloso, cominciai ad avere freddo
(non avevo indossato la muta) ma volli comunque arrivare a destinazione senza
uscire dall’acqua. Arrivai al punto convenuto in 32’ (totale 54’ di nuoto) e
cominciai a tremare in modo incontrollato. Nonostante i molti indumenti
indossati, tremai per almeno mezz’ora. Poi, per fortuna, il tremore a poco a
poco se ne andò. Ci rimasi male.
65-continua
Nessun commento:
Posta un commento