giovedì 5 maggio 2016

Il mio sport - 65



Programmai la mia prima gara di triathlon per il 2001. E sotto ad allenarmi, unendo spesso bici e corsa, più il nuoto in piscina o a Monate. Salivo in bici al Campo dei Fiori, la lasciavo al cannoncino e poi via di corsa verso il forte d’Orino. Il luglio 2000 fu molto intenso, sportivamente parlando. Andammo in vacanza qualche giorno a Livigno, portai la mountain-bike, salivo alla Forcola di Livigno e al Passo del Foscagno. Per il mare tornammo a Pineto degli Abruzzi, e lì potevo provare le tre specialità del triathlon contemporaneamente. Partivo con il nuoto, in genere una ventina di minuti, poi in bici sullo strappo di Mutignano e infine di corsa, prima al sole e poi nella bellissima pineta (foto). Amavo molto la sensazione data dal corpo bagnato, che si asciuga al sole pedalando oppure correndo. Arrivavo cotto e mi facevo una nuotatina finale. Il 20 luglio un incidente che mise in crisi la preparazione, ponendo dei dubbi sulla mia reale capacità di nuotatore in acque libere. Volevo provare a nuoto i 1500 metri di una gara di triathlon olimpico, così programmai il percorso: avrei nuotato per 750 metri verso sud, seguendo la costa, con relativo ritorno verso nord. L’andata su ottima, 750 metri in 22’, il ritorno fu impegnativo perché il sole venne coperto da un corpo nuvoloso, cominciai ad avere freddo (non avevo indossato la muta) ma volli comunque arrivare a destinazione senza uscire dall’acqua. Arrivai al punto convenuto in 32’ (totale 54’ di nuoto) e cominciai a tremare in modo incontrollato. Nonostante i molti indumenti indossati, tremai per almeno mezz’ora. Poi, per fortuna, il tremore a poco a poco se ne andò. Ci rimasi male.

65-continua 

Nessun commento:

Posta un commento