Fallita
l’operazione maratona del Giubileo, Roma 2000, continuavo con l’alternanza
bici-corsa e in mente avevo una nuova esperienza da avviare, da provare, da
vivere. Ma il 19 febbraio, alla sera, arrivò la telefonata dell’amico
giornalista Gianni Spartà: mi lasciava il posto per Malta, se lo desideravo potevo
partire, correre la mezza maratona di Malta, tutto spesato, a condizione che
scrivessi poi una pagina dell’evento, sul quotidiano La Prealpina, per il quale
collaboravo. Sono un tipo abitudinario, che non parte senza prima a lungo
meditare, ma in quel caso rischiai: ma sì, andiamo! E così il 25 febbraio partivo
per La Valletta: scalo a Roma e poi via per l’isola. Non avevo mai corso una mezza
maratona, cioè 21 km e rotti, ufficiale: era il caso di cimentarsi. Avevo in
mente di correrla alla media di 4’ al mille, con un crono finale sotto l’ora e
mezza. C’era da pedalare! La gara domenica 27 febbraio 2000, clima mite, fin
troppo caldo, gara tosta ma tenni il ritmo prestabilito, soffrii quel giusto
concludendo (vedi foto) in 1 ora, 28’9”. Niente male. Furono giorni di vera
pacchia, visite guidate, piscina al Corinthia Marina Hotel, dove stavo solo in
un appartamento più che una camera d’albergo. Mi resi conto (ma già lo sapevo)
che i giornalisti sono trattati molto meglio dei prof di ginnastica. Fu una
bella esperienza, a parte il volo in aereo: non amo volare.
63-continua
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