giovedì 5 maggio 2016

Il mio sport - 63






Fallita l’operazione maratona del Giubileo, Roma 2000, continuavo con l’alternanza bici-corsa e in mente avevo una nuova esperienza da avviare, da provare, da vivere. Ma il 19 febbraio, alla sera, arrivò la telefonata dell’amico giornalista Gianni Spartà: mi lasciava il posto per Malta, se lo desideravo potevo partire, correre la mezza maratona di Malta, tutto spesato, a condizione che scrivessi poi una pagina dell’evento, sul quotidiano La Prealpina, per il quale collaboravo. Sono un tipo abitudinario, che non parte senza prima a lungo meditare, ma in quel caso rischiai: ma sì, andiamo! E così il 25 febbraio partivo per La Valletta: scalo a Roma e poi via per l’isola. Non avevo mai corso una mezza maratona, cioè 21 km e rotti, ufficiale: era il caso di cimentarsi. Avevo in mente di correrla alla media di 4’ al mille, con un crono finale sotto l’ora e mezza. C’era da pedalare! La gara domenica 27 febbraio 2000, clima mite, fin troppo caldo, gara tosta ma tenni il ritmo prestabilito, soffrii quel giusto concludendo (vedi foto) in 1 ora, 28’9”. Niente male. Furono giorni di vera pacchia, visite guidate, piscina al Corinthia Marina Hotel, dove stavo solo in un appartamento più che una camera d’albergo. Mi resi conto (ma già lo sapevo) che i giornalisti sono trattati molto meglio dei prof di ginnastica. Fu una bella esperienza, a parte il volo in aereo: non amo volare.

63-continua 

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