giovedì 5 maggio 2016

Il mio sport - 66



Non ringrazierò mai abbastanza il triathlon per avermi fatto gustare il piacere del nuoto, e per avermi fatto scoprire il piccolo lago di Monate. Dall’estate 2000, lo specchio d’acqua prealpino diventerà luogo privilegiato di molte mattine o pomeriggi estivi. Cominciai dunque a frequentare assiduamente Monate. Partivo in bici, poi la nuotata, in genere una trentina di minuti, un po’ di sole e poi il ritorno, risalendo nella calura il Sasso di Gavirate. Onde evitare problemi di ipotermia, in genere nuotavo con la muta, e senza muta solo nei giorni d’agosto, con il caldo al top. Presi dimestichezza con le quiete acque del lago, il 10 agosto 2000 convinsi mio fratello Guido a farmi da supporto, perché volevo provare l’attraversata del lago. Andai con lui in pedalò da Monate a Cadrezzate, poi tornai a nuoto, 1300 metri circa in 47’23”. Buone sensazioni, il triathlon forse era alla mia portata. Certo, non ero un siluro in acqua, ma la nuotata era sciolta, non avevo pretese di fare una gran figura nel tratto a nuoto, avrei un po’ recuperato in bici e soprattutto nella corsa, il mio punto di forza finale. Ma le novità, per quell’intenso primo anno del nuovo millennio, non erano ancora finite.

66-continua 

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