Non
ringrazierò mai abbastanza il triathlon per avermi fatto gustare il piacere del
nuoto, e per avermi fatto scoprire il piccolo lago di Monate. Dall’estate 2000,
lo specchio d’acqua prealpino diventerà luogo privilegiato di molte mattine o
pomeriggi estivi. Cominciai dunque a frequentare assiduamente Monate. Partivo in
bici, poi la nuotata, in genere una trentina di minuti, un po’ di sole e poi il
ritorno, risalendo nella calura il Sasso di Gavirate. Onde evitare problemi di
ipotermia, in genere nuotavo con la muta, e senza muta solo nei giorni d’agosto,
con il caldo al top. Presi dimestichezza con le quiete acque del lago, il 10
agosto 2000 convinsi mio fratello Guido a farmi da supporto, perché volevo
provare l’attraversata del lago. Andai con lui in pedalò da Monate a Cadrezzate,
poi tornai a nuoto, 1300 metri circa in 47’23”. Buone sensazioni, il triathlon
forse era alla mia portata. Certo, non ero un siluro in acqua, ma la nuotata
era sciolta, non avevo pretese di fare una gran figura nel tratto a nuoto,
avrei un po’ recuperato in bici e soprattutto nella corsa, il mio punto di
forza finale. Ma le novità, per quell’intenso primo anno del nuovo millennio,
non erano ancora finite.
66-continua
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