Ma
ero deciso e non mollai la ricerca di un editore. Come ero stato deciso nello
scrivere quel romanzo d’esordio. Ricordo: scrivevo la mattina presto, a mano,
ed ero preso da una sorta di ‘paura di morire’, quindi dovevo fare in fretta.
Da un lato la morte di mamma Ines mi aveva messo in guardia (la vita è un
soffio), dall’altro la convinzione di dover comunicare qualcosa di interessante,
persino di importante, mi invogliava a non mollare….avevo appena passato i
trent’anni, non mi sentivo vecchio ma possedevo già un radicato senso della precarietà.
Sul fronte degli editori, avevo notato un libro delle Edizioni Del Leone. In
quel periodo ero assiduo frequentatore delle librerie, soprattutto Veroni di
piazza Giovine Italia. Avevo notato questo editore minore che si distingueva
per la buona grafica, ed ero venuto a sapere che avevano pubblicato anche alcuni
autori varesini, fra i quali la poetessa Renata Spinella, che non conoscevo. Fatto
sta che decisi di mandare lì il dattiloscritto. E dopo breve tempo ecco la
risposta positiva, entusiastica, di un certo Paolo Ruffilli, con una ‘piccola’
clausola: avrei dovuto contribuire alle spese per un terzo del costo totale,
cioè per 4 milioni di lire (!!!!!), acquistando 300 libri (!!!!!). Ero talmente
desideroso di pubblicare quel romanzo (ingolosito, direi inorgoglito dalle
buone parole del Ruffilli) che non rifiutai subito la proposta e ci pensai. Nel
frattempo presi contatto con Renata Spinella, la incontrai e da lei ottenni
garanzie circa la serietà di quella Casa Editrice veneta, che prometteva ampia
distribuzione nelle librerie, invio a critici letterari di fama eccetera. Ma non
potevo permettermi di investire 4 milioni (se non ricordo male, allora guadagnavo
circa 1 milione al mese o poco più). Quindi organizzai una sorta di prevendita
fra i miei amici. Per fortuna avevo tanti amici, disposti a spendere 14.000
lire per il mio romanzo d’esordio. Ottenuta la prevendita dei 300 libri
(impresa non da poco), firmai il contratto. E’ stata la prima e unica volta che
ho pubblicato un libro a pagamento. Ricordo molto bene: il 13 novembre 1989 (da
pochi giorni era crollato il muro di Berlino) alle 6 del mattino partii per
Spinea, dove incontrai Paolo Ruffilli, ricevetti una parte delle 300 copie del
libro, firmai decine e decine di volumi destinati ai critici letterari,
incontrai sul treno un certo Marco Del Corona (anche lui ritirava il suo libro
di poesia da quell’editore), oggi corrispondente per il Corriere della Sera. Ci
scambiammo i libri, arrivai a casa alle 22, felice, con il mio romanzo.
16-continua
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