Un anno fa ho scritto questa breve poesia, nata ascoltando la musica di Mary Chapin Carpenter, una delle mie cantanti preferire. Mi inchinavo -io, amante della parola scritta- alla superiorità 'emotiva' della musica. E lo stesso mi capita oggi, ascoltando la canzone degli Stadio, vincitori a San Remo.
ASCOLTANDO
MARY
di carlozanzi
Metto
in fila drappelli di parole,
con
ordine, soldati senza gloria,
mentre
le note già cantano vittoria,
ordine
sparso, libere nel sole.
Parole
sfarinate fra le dita,
secche,
dure, messaggi di ragione,
mentre
la musica diventa la canzone
capace
di commuovere una vita.
6
marzo 2015
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