Nel
1994 pubblicai la storia delle Crocerossine di Varese. Fu il mio primo libro
con l’editore Pietro Macchione, che diventerà il mio editore di riferimento,
con il quale ho pubblicato la maggior parte dei miei libri. Avevo conosciuto
Macchione in Consiglio Comunale a Varese, agli inizi del 1993. Era consigliere
comunale, un uomo di sinistra abile nella mediazione, prof. di lettere e grande
amante della storia locale, pur essendo di origini meridionali. Aveva
pubblicato molti libri sulla nostra Varese, e proprio in quel periodo fondò la
casa editrice, che porta ancora oggi il suo nome. Ricordo ancora l’uscita dei
suoi primi due volumi, con una bella conferenza stampa al Caffè Zamberletti e
ricco aperitivo. Agli inizi del 1994 ci incontrammo in piscina e lui mi propose
di collaborare con lui, scrivendo la storia delle infermiere volontarie della CRI, a Varese. Accettai, perché allora
non rifiutavo nulla, pur di scrivere e di pubblicare. Già impegnato in vari
progetti, accettai anche quella nuova avventura, fatta di interviste, di
letture di diari, di resoconti storici. E il libro uscì nel mese di dicembre,
con presentazione in grande stile, alla Palazzina della Cultura. Ricordo che me
la presi, perché nel biglietto d’invito non avevano scritto il mio nome, come
autore del libro. Un puntiglio che oggi giudico ridicolo, una vanità da
principiante, ma tale ero ed è giusto annotarlo, a futura memoria. Ero molto
preso nel mio ruolo, sicuro di me stesso e convinto di saper scrivere bene. Oggi
penso che avrei fatto meglio a seguire le indicazioni del mio amico Gino
Montesanto, a privilegiare la narrativa, rischiando in una sola direzione, ma
tant’è, così è andata.
35-continua
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