martedì 2 febbraio 2016

La mia scrittura - 12



Fatto il libro, bisognava presentarlo, fare un po’ di pubblicità. Non avendo esperienza mi sono recato senza indugio dall’assessore alla cultura del Comune di Varese. Ricordo molto bene, era un pomeriggio dell’estate 1988, non conoscevo nessuno a Palazzo Estense, bussai alla porta dell’assessore Antonio De Feo. Mi accolse nel suo ufficio semibuio, faceva un gran caldo, mi sembrava un po’ assonnato. Ma mi ascoltò, lasciai una copia del libro (o forse mi disse di portarla al direttore della Biblioteca, Guido Belli) e dopo un po’ di tempo mi chiamarono proprio dalla biblioteca. Il mio libro era stato inserito fra quelli, sponsorizzati dal Comune. La presentazione si sarebbe svolta la primavera successiva. E infatti il 20 aprile 1989, nella sala della cosiddetta palazzina della cultura, ‘Papà a tempo pieno’ venne presentato alla città. Fra gli altri, invitai la mia collega, professoressa di lettere alla Vidoletti, Raffaella Salvemini. La sala (non grandissima) era comunque molto affollata. Giudicai quell’esordio promettente. Andavo spesso nelle librerie, a vedere il mio libro sugli scaffali. E quando cambiavo città, anche lì visitavo la libreria cattolica. Mi affrettai a portarne una copia alla Civica biblioteca cittadina e, come nel film ‘Colazione da Tiffany’, andavo spesso in biblioteca, aprivo il cassettino degli autori, trovavo il mio nome e il mio libro. Piccole-grandi soddisfazioni.

12-continua

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