Un
monumento a Dom, alias Dominique Johnson: 30 punti, tante triple, e quella del
30° punto, a pochi secondo dalla fine, davvero micidiale, confortante,
appagante. Quarta vittoria di fila per Varese, la palla entra, un po’ di
fortuna torna a girare, ma gira anche la squadra, decisa in difesa, precisa in
attacco. La partita si gioca quasi solo con le bombe nel primo quarto, buone le
percentuali, finisce 23-21 per i bresciani. Poi Brescia cala nel secondo quarto
e Varese potrebbe fuggire più lontano, ma si accontenta di avvantaggiarsi un po’.
Riposano i titolari, se la cavano Cavaliero, Kangur e Pelle, mentre Johnson
pare in meditazione: 34 a 42 per noi. E nel terzo quarto le meditazioni di Dom
danno i loro frutti: ha pensato che è il caso di segnare. E comincia: bombe su
bombe. Tralasciamo un fallo tecnico sempre di Dom, comunque siamo avanti di 17
punti (48-65) quando mancano due minuti. Una schiacciata poderosa del solito
Dom fa andare in visibilio i tifosi a Brescia, e quelli a casa. Poi una lunga
pausa, causa guasto tecnico. Brescia si riposa un po’, e così si avvicina:
54-67 alla fine del terzo quarto. Il nostro inizio di ultimo quarto parrebbe la
nostra fine: Brescia segna, noi no, un parziale devastante a vantaggio dei
biancoazzurri (14 a 2). Sentiamo il loro fiato: 66-69 a – 5’40”. Chi avrebbe
scommesso su Varese, a quel punto? Si teme la debacle. E invece no, ecco una
tripla di Maynor, poi un’altra di Johnson, ma i padroni di casa non mollano:
Vitali e un ispirato Bushati ci danno fastidio assai, tanto che a – 1’30” siamo
75-78. Le gambe e le mani tremano. Per fortuna Vitali sbaglia una tripla, Moss
ne azzecca un’altra ma arriva il salvatore della patria, altra tripla di Dom,
quella dei trenta punti personali, poi Anosike e poi è la fine: 78-87.
Partita
avvincente, soprattutto perché (per noi) vincente. Siamo salvi? Non ancora,
però…quasi.
Forza
Varese!
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