Prima
di passare a descrivere più in dettaglio la vicenda dei miei genitori, dato che
erano entrambi i più giovani fra i fratelli, vorrei spendere qualche parole per
i miei zii, che ho conosciuto, a partire dal ramo paterno. E quindi dalla
sorella di mio padre, Paolina detta Lina, nata nel 1915. Si sposò giovane,
intorno ai vent’anni, quindi le foto del matrimonio che si vedono sono del 1935
o giù di lì. Chiesa di S.Ambrogio, la zia Lino sposò Emilio Baioni detto Baiùn,
molto più alto di lei, gesa e campanìn, chiesa e campanile, come dicono i
bosini. E’ commovente vedere, ai piedi degli sposi, quel bimbo vestito alla
marinaretta: è mio padre, che aveva circa dieci anni. Grande festa al Circolo
Cooperativa L’Avvenire in piazza Milite Ignoto. Abitarono in vari appartamenti
del paese e poi dagli anni Cinquanta custodi della villa (che ospitò anche una
scuola speciale, una scuola materna e oggi sede della Fondazione Piatti) a
Fogliaro, vicino alla chiesina di San Giuseppe. Ebbero due figlie, le mie
cugine Aurelia e Franca. Mia zia era ottima cuoca e grande parlatrice, mentre
ho un caro ricordo anche del Baiùn, un personaggio che amava ingrandire le
vicende. Veniva dal lago di Varese, ricordo la sua leggendaria narrazione della
pesca al luccio con la tirlindana, ma non in barca, come sarebbe normale, ma a
nuoto! Avevo 5 o 6 anni quando un’estate la trascorsi da loro. Mia mamma non
stava bene e mio padre mi sistemò dagli zii. Eccomi in foto con lo zio Emilio.
Se ne andarono entrambi a tarda età.
10-continua
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