Il
24 maggio del 1915 l’Italia entrò fra i belligeranti della disgraziata, Prima
Guerra Mondiale. Poco più di un mese dopo, il 3 luglio del 1915, nasceva il secondo
fratello di mia mamma, Mario. Nella foto in alto vediamo la famiglia Ravasi nel
1917: papà Battista, mamma Angela, Ines, Bruno e il piccolo Mario. Il secondo
maschio Ravasi dimostra di essere un ragazzo pronto a scelte impegnative:
eccolo agli inizi della sua scelta di farsi prete, vocazione che non reggerà a
lungo. Mario poi dimostrò ‘attenzione’ verso l’idealità fascista, divenne
maestro e insegnò anche per qualche anno. Fu soprattutto grazie a quel lavoro
che ebbe la possibilità di abitare al Quartiere ‘Costanzo Ciano’ (oggi
Belforte), sorto in epoca fascista proprio per dare ospitalità a impiegati
statali, docenti. Sposò Luisa Carimali, un’ostetrica milanese dalla grande
vitalità. Dalla loro unione nacquero i miei cugini Graziella detta Lella, Dario
e Alessandra detta Dada. Evidentemente per mio zio Mario fare il maestro non
era il sogno della vita: aveva in mente altro, mettersi in proprio, tentare la
carriera di imprenditore. Dopo vari tentativi, commerci di generi diversi,
trovò la sua fortuna in Canton Ticino, con i ricambi auto. Prima a Mendrisio,
poi in località Prella di Genestrerio. E i soldi arrivarono. E qui arrivano
anche i miei ricordi personali. Eccoci in bici (e poi in auto), tutti a trovare lo zio Mario oltre confine: si
andava la sera, pieno di benzina, sigarette, zucchero, cioccolato, dadi e una
visita ai Ravasi. Oppure la domenica. Rivedo lo zio all’organo, suonare e
cantare felice melodie dei suoi anni migliori. Legato alle nostre tradizioni,
fu tra i primi partecipanti al Gruppo Folk Bosino: lo rivedo in una foto, con
la fisarmonica in mano. Fisarmonica che suonò anche il fratello Bruno. La musica,
introdotto da papà Battista, appassionava anche i figli. Mio zio Mario era,
come si dice, un uomo di carattere, che si arrabbiava e si emozionava
facilmente. Un brutto incidente privò di un occhio mia zia Luisa, che morì
pochi giorni prima di mia mamma, in quel triste agosto del 1984. Mario e Luisa
erano presenti al mio matrimonio, il primo maggio del 1981, come si nota dalla
foto.
16-continua
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