Il
mio avo Carlo Zanzi, classe 1721, agricoltore, sposò una tal Francesca
Ferrarin, e nacque Giuseppe, il 17 giugno del 1750. Anche lui agricoltore,
sposò Maria Picolina e venne alla luce Gio-Batta, il 16 giugno del 1782. Questo
Zanzi Gio-Batta era detto Barù, in virtù della località di residenza, la
collina dei Barù, praticamente dove abito ora io, via Vico-Casluncio, allora
terreno fertile per la coltivazione non so bene di che. Anche Gio-Batta era
agricoltore, sposò Teresa Prestinoni e nacque Gaetano, il 2 gennaio del 1806.
Gaetano Zanzi sposò Maria Ganna e nacque Paolo, il 29 giugno del 1843: sempre a
S.Ambrogio, e sempre agricoltore anche Paolo. Paolo Zanzi sposò in prime nozze
non so chi, nacque Francesco che morì da giovane, dissanguato per un incidente
con un fucile da caccia. Paolo, agricoltore pure lui, si risposò con Maria
Monza, che veniva da Rho. E da queste seconde nozze venne alla luce mio nonno
Luigi, il 15 gennaio del 1886. Mio padre conobbe una sola nonna e nessun nonno.
Non vide mai né Paolo né Maria, si ricorda solo della nonna materna, Celestina
Bianchi, sposa Mazzola. Eccola in queste due foto, una (delle due donne, è
quella a destra) intorno al 1880, e l’altra negli anni Trenta, quando la
conobbe mio padre. Viveva da sola, molto vicina alla casa di mio padre, che era
in via Oriani 1. Morì prossima ai 90 anni, aiutata soprattutto dalle sorella di
papà Mario, Lina e Maria, oltre che dai miei nonni paterni.
2-continua
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