L’unico
svago per mio papà, rimasto orfano subito dopo la guerra per la morte dei suoi
genitori Prima e Luigi, ‘strizzato’ da datori di lavoro molto esigenti (e anche
Marcolini, come vedremo, non farà eccezione) è la ginnastica artistica, gli
allenamenti in Varesina, le amicizie con gli atleti biancovestiti e le gare. Ho
ritrovato alcune foto, che pubblico volentieri. A quei tempi, fine anni
Quaranta, inizi anni Cinquanta, i ginnasti non lavoravano solo ai sei attrezzi,
ma eseguivano anche prove di atletica, come si può notare dalla brillante
vittoria di mio padre in una gara di velocità. E poi ecco un gruppo in procinto
di partire per una gara. Riconosco Luigi Vaj, Pierino Sottocasa, Martino Ghezzi
(che incontreremo più avanti), e i miei due allenatori e futuri colleghi Bruno
Montuori e Raimondo Albricci. E poi la foto di gruppo, durante l’ultima gara di
papà Mario, a Zurigo, nel 1955.
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