Come
già scritto, mio nonno paterno Luigi nacque a S.Ambrogio Olona il 15 gennaio
del 1886. E lì restò. Schivò non so come la Prima Guerra Mondiale, forse era
troppo vecchio, e sposò mia nonna Prima Mazzola. Muratore di professione, era
anche agricoltore, teneva gli orti e i giardini di chi, in paese, poteva
permettersi la villa, soprattutto milanesi di buona famiglia. Dal loro
matrimonio nacquero cinque figli: Paolina della Lina, Maria, Francesco,
Giuseppe detto Pino e infine Mario, mio padre, il 27 maggio del 1926. In foto
ecco una giovane nonna Prima, due primi piani e mia nonna con quattro dei
cinque figli: manca solo mio papà, quindi la foto è dei primi anni Venti.
I primi
ricordi di mio padre? “Ricordo molto bene” dice il Mario, “ero piccolissimo, mi
avevano fatto il bagno una tinozza, ricordo che mi stavano vestendo, profumo di
borotalco, di fronte alcuni parenti di Busto Arsizio e poi siccome avevamo le
calze lunghe, si metteva una specie di giarrettiera per i bambini con due
bottoncini che tenevano le calze su. E poi ricordo una mattina di Natale,
presto, si andava a messa alle sei, e mia mamma mi ha detto ‘quello è il
magatello’ cioè uno dei primi contatori per l’elettricità, piccolo, a forma di
cuore, che faceva uno strano rumore e poi mi ha fatto vedere i regali di Gesù Bambino,
ha aperto una porta e c’era un ramo di pino con i mandarini e i torroncini e
poi un carretto di legno con un cavallino.”
4-continua
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