Torniamo
a mio papà Mario, che abbiamo lasciato in quinta elementare, anno 1938 (essendo
stato bocciato un anno). Che fare da grande? Visti i voti, avrebbe anche potuto
studiare, ma le esigenze in famiglia erano altre. Il piccolo Mario sognava
l’avventura, avrebbe fatto volentieri il pilota d’aereo, e la vista buona
l’aveva: 10 decimi. Ma il suo destino lavorativo si concretizzò il 4 novembre
del 1938. Uno zio materno, Guido Mazzola (foto in alto, con la sua famiglia), aveva aperto un bar-pasticceria in
corso Matteotti, insieme ad un nipote, Gino Schiannini: il Garibaldi. Sempre in
base ai ricordi di mio papà, allora, prima della guerra, erano questi i bar
varesini:
GARIBALDI:
Bar pasticceria di corso Matteotti, poi Pirola, oggi Nespresso, bar sportivo.
CAVOUR: Bar pasticceria
di corso Matteotti, poi Zamberletti bar
di classe, (proprietaria anche la Cristofaro).
LUCCHINA: Bar
pasticceria di piazza Carducci (oggi
farmacia).
GHEZZI: Bar pasticceria
di corso Matteotti.
CENTRALE: Caffè di fronte a Ghezzi, lì soprattutto giocava
Piero Chiara.
LOMBARDI: Caffè in
fondo a corso Moro, lì andavano i miei zii Bruno e Mario.
PINI: Caffè di piazza
Monte Grappa (oggi Sisley), gioco delle
carte.
SOCRATE: Caffè di
piazza Monte Grappa (sulla sinistra) poi Zamberletti e oggi ancora Socrate. Il
caffè più aristocratico di Varese.
BOSISIO: Bar
pasticceria di piazza Monte Grappa, sulla destra.
LEONI: Bar noto per i
pezzi duri, gelati, cioccolata con bignè
prima di piazza XX Settembre, sulla destra, oggi palazzi nuovi.
FIRENZE: Caffè sportivo
di piazza Repubblica.
Mio papà non ricorda
come raggiunse il centro città quel 4 novembre, sa che entrò in quel bar, e da
quel momento fu pasticciere a vita. Gino lo educò nell’arte della pasticceria,
ogni tanto serviva anche al bar. A volte tornava a casa a dormire, altre volte, se faceva tardi,
aveva un letto (forse è meglio scrivere una branda) in un locale ai piani
superiori. E lì lavorava duranti gli anni disgraziati della Seconda Guerra
Mondiale.
Non ho immagini del Garibaldi, solo una foto del bar Centrale negli anni Cinquanta e, al centro, il gruppo del Garibaldi, negli anni di mio papà.
19-continua
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