martedì 7 marzo 2017

Habemus spid

                                                                    Eppure spid fa venire in mente velocità


Habemus spid


So che non dovrei parlare dei 500 euro destinati ai prof e delle difficoltà per ottenerli, perché l’opinione pubblica li considera un regalo non opportuno, e giudica i prof gente con tanto tempo a disposizione, quindi che non si lamenti se un po’ deve faticare per ottenere i soldi. Esatto…ma ne parlo perché io invece devo ringraziare la burocrazia, le molte ore spese per arrivare al dunque, perché mi hanno consentito di ripercorrere, in un paio di settimane, un lungo cammino esistenziale che passa dalla pretesa all’attesa, dalla rabbia alla pazienza. Ero partito male, forte delle esperienze negative altrui, e del fatto che non avevo intenzione di sprecare tempo per questi soldi: quindi i primi intoppi sono stati mal digeriti, le attese alle poste e i primi no mi hanno visto nervoso, pretenzioso, sorpreso, infuriato. Poi, di mano in mano che i nodi si sommavano, è scesa in me una benevola quiete, ciò che accade nella vita, quando la sapienza data dagli anni regala meno ansia. Così ieri sera, verso le 18.45, quando per l’ennesima volta scendevo alle Poste di via Del Cairo, sperando di ottenere il fatidico Spid, non ero affatto in agitazione: per me era già molto che le Poste fossero aperte, che non dovessi sopportare una lunga coda, che vi fosse un inserviente che almeno mi ascoltasse. Certo non pretendevo lo Spid, come un anziano si accontenta di alzarsi la mattina in buona salute, non già di vincere un miliardo al Superenalotto. Così davvero grande è stato il mio stupore quando, superata l’ennesima incomprensione, ecco le parole a lungo agognate: “Fatto, ora lei è registrato, riceverà una mail di conferma.” Uscendo verso le 19.15 dalle Poste, dentro una fresca ma più che accettabile serata di marzo, avrei voluto abbracciare una bella donna che mi veniva incontro, anticipando gli auguri per la sua festa. Mi sono trattenuto.  

1 commento:

  1. Evvai Carlo. Sei dei nostri. Adesso il problema è come dove quando spenderli...

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