giovedì 16 marzo 2017

Ines & Mario story - 18





Mio papà aveva quasi due anni quando, il 7 aprile del 1928, un venerdì santo, nacque mia mamma Ines. Dopo la morte della primogenita Ines, avvenuta due anni prima, i genitori Battista e Angela non riuscivano a darsi pace, quasi impazziti per una perdita così atroce, una figlia morta a 21 anni. Soprattutto papà Battista era prostrato, tanto da desiderare ardentemente una nuova Ines, una figlia che potesse in qualche misura consolare tanto dolore. In questo clima è nata mia mamma, una bella bimba vivace. In foto una primissima immagine, credo con mamma Angela e poi la mamma dal fotografo, in posa.
Il 14 maggio del 1980, durante un momento di malattia, su mio consiglio la mamma tenne un diario, che la accompagnò sino alla morte. Quel 14 maggio sentì il bisogno di raccontare in sintesi la sua vita, parole che oggi rileggo con le lacrime agli occhi:
‘Voglio narrare, e la memoria mi aiuti, il passato, nel bene e nel male, della mia vita. Nacqui un giorno della Settimana Santa del lontano 1928. Nacqui in una famiglia dove il ricordo della morte di una figlia ventenne era ancora molto vivo e cocente. I ricordi più lontani della mia infanzia furono legati, per parecchio tempo, al dolore dei miei genitori per la perdita della figlia e alle passeggiate al cimitero. Vivevo così i miei primi anni di vita con due genitori, ormai non più giovani, e con due fratelli Bruno e Mario (13 e 17 anni di differenza) troppo impegnati a costruirsi la loro esistenza per poter giocare con me. A questa bambina molto vivace rimanevano i giochi all’asilo e un bambino, di nome Mario, per il quale nutrivo un certo attaccamento e giocavo, ogniqualvolta mi era permesso, sullo stesso pianerottolo….’


18-continua

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