Gli anni
Sessanta nella mia famiglia ebbero due volti: una prima parte dura, tensione in
casa, mamma Ines che non stava bene, papà Mario stressato dal lavoro da
Marcolini, noi tre figli scatenati, con le nostre monellerie, sgridate e anche
botte per quietarci (va scritto, quelli erano i metodi allora), e poi, dopo la
nascita di Paolo nel 1963, il ritorno in salute di mia mamma, la prospettiva di
un nuovo lavoro per mio padre, l’arrivo delle nuove bici e poi addirittura
della prima auto, della televisione, insomma, la fine degli anni Sessanta ci
vide più sereni. Ma andiamo con ordine.
Si legge sul
diario di mia mamma:
‘In quell’estate del 1966 mi operai
di tonsille e in seguito proseguii con l’estrazione di parecchi denti che, a
parere dei medici, dovevano essere la causa dell’infiammazione oculare. Infatti
qualcosa di vero ci fu senz’altro, poiché la situazione migliorò. I bambini
ormai erano grandicelli, meno Paolo, ed io decisi di riprendere l’insegnamento
scolastico. Occorreva anche portare nel paniere casalingo qualche soldino in
più…’
Migliorò
dunque anche la situazione economico, regalando un po’ di serenità ai miei.
Ricordo quel ritorno a scuola di mia mamma, dopo dieci anni di interruzione
dall’insegnamento. Naturalmente i primi incarichi non furono comodissimi:
Ferno, Marnate (vedi foto), Tradate. Rientrava nel pomeriggio, dopo lunghi
viaggi con i mezzi pubblici, nella nebbia della bassa provincia varesina.
49-continua
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