Si
legge sul diario di mamma Ines:
‘Nel mese di maggio mi
fidanzai e decisi di sposarmi l’anno seguente. Fu un fidanzamento non privo dei
soliti problemi inerenti a tutti i futuri sposi: la casa, i pochi soldi a
disposizione e il problema dei miei genitori. Mio padre infatti si ammalò di
nuovo e le preoccupazioni per la sua salute non mancarono. Mia madre invecchiava
e aveva sempre più bisogno della mia vicinanza. I miei fratelli stavano
superando anche loro ostacoli di ogni genere: finanziari e familiari. Ci
preparammo, in questa atmosfera, al matrimonio che avvenne il 25 luglio 1953…’
Come
si ricorderà, fu l’entusiasmo di papà Mario a risolvere la faccenda,
soprattutto quella legata alla casa e ai genitori: ‘Sono rimasto orfano, ora
ritrovo un altro papà e un’altra mamma, andiamo a vivere con loro, in via Ugo
Foscolo…’ Una disponibilità verso i futuri suoceri che non tutti hanno, bisogna
convenire. Ma per mio padre sposare l’amata Ines era il top.
Mi
immagino mamma Ines, giovane, lusingata dal successo nel concerto in Salone Estense
del 1952, desiderosa di dar seguito a quella carriera ma insieme ‘costretta’
dagli eventi a dover operare diversamente. Anche avesse deciso di non sposare
il Mario ma di trovarne uno ricco, che l’avrebbe sostenuta nella carriera,
restavano i suoi genitori da accudire, visto che i fratelli, ben più attempati
di lei, avevano i loro problemi, e quella giovane sorella era l’ideale per la
vecchiaia di Battista e Angela. Non vi erano molte Case di Riposo negli anni
Cinquanta, e la scelta dell’ospizio era giudicata poco opportuna. Mia mamma
aveva le mani legate. In fondo quel giovane entusiasta e un po’ ‘folle’ le dava
coraggio. Avrebbe rinunciato al pianoforte? Probabilmente sì, ma avrebbe avuto
dei figli, una bella famiglia, un marito fedele.
Venne
allora il 25 luglio del 1953, una stupenda giornata di sole (foto).
39-continua
Tu sei la prova concreta che nessuno muore veramente fino a che ci sara' qualcuno a ricordarlo. Sei un onore di figlio, continua cosi !!!
RispondiEliminatroppo buono, caro gianluca
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