giovedì 30 marzo 2017

Ines & Mario story - 59


Mio padre ha visto invece ben poche volte il terzo fratello di sua mamma, Giuseppe Mazzola. Anche lui andò in Francia come muratore, si sposò ed ebbe due figli, Elia e una ragazza, morta giovane per tubercolosi. Lo zio Giuseppe non solo perse presto una figlia, ma anche la moglie, rimanendo con il figlio maschio, Elia. In foto vediamo Elia e poi sempre lui con il padre, in Francia. Vennero molto raramente a Sant’Ambrogio, rimanendo fissi  ad Hannonville sour-les Cotes. Giuseppe passò dal lavoro di muratore a quello di commerciante di formaggi e poi, con il figlio Elia, di trasportatore con i camion. Ricordo di aver visto qualche volta questo cugino di mio padre, Elia, qui a Varese. Era simpatico e sapeva parlare solo in francese e in dialetto bosino: non conosceva l’italiano! Il figlio Michelle continua il lavoro del padre.

Infine ecco l’ultimo fratello di mia nonna, Angelo, qui in foto molto elegante, con cappello bianco e baffi impomatati. La sua vicenda è certamente singolare. Andò a militare e lo spedirono a Pantelleria. Nell’isola faceva l’attendente (cioè il servitore) del comandante. Fra i vari incarichi, doveva portare la biancheria da lavare e stirare, presso una famiglia che aveva molte ragazze. Porta oggi porta domani, divenne di famiglia, come si dice, e spesso era invitato a cena. Durante una cena (così racconta mio padre) cadde una forchetta a terra, Angelo si abbassò per prenderla e, vinto dalla tentazione, accarezzò una gamba di Anna, una delle giovani stiratrici. Il padre della ragazza lo vidi e gli intimò, a quel punto, di sposarla. Pur considerando le ‘leggi matrimoniali’ del Sud Italia, mi pare davvero eccessiva come soluzione, forse c’è dell’altro che Angelo mai raccontò, fatto sta che sposò Anna, non tornò nemmeno a casa e si trasferì a Tunisi, dove la famiglia della sposa aveva una casa. Tornò a Sant’Ambrogio sette anni dopo, con un bimbo, Giuseppe. Poi nacque anche Ines (foto). Cosa fece Angelo in Italia non lo so, morì lasciando il figlio Giuseppe con una buona carriera, mentre la moglie Anna e la figlia Ines (non sposata) probabilmente erano un po’ spaesate. Ad un certo punto entrò in scena un certo Carlino, nipote della zia Anna, che da Pantelleria iniziò le ricerche di questa parente. Scoperto che era a Varese, fece di tutto per convincerla a tornare a Pantelleria con la figlia Ines. E così avvenne. I miei genitori (e lo vedremo in seguito) andranno a Pantelleria a trovare Ines e Carlino, un personaggio che lì nell’isola chiamano don Carlino.

59-continua

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