E
ora passiamo ai fratelli di mia mamma. Iniziò male l’avventura genitoriale dei
miei nonni Battista e Angela. Il primo figlio, Giuseppe, nato agli inizi del
Novecento, morì a sei mesi. Il 22 giugno del 1905 veniva alla luce Ines, una
bella bambina, vivace, intelligente sensibile. La gioia dei suoi genitori.
Studiò per diventare maestra, non iniziò subito ad insegnare, erano già nati
anche i fratelli maschi Bruno e Mario, papà Battista aveva la bottega, probabilmente
in principio i genitori le chiesero di occuparsi dei fratelli. Ciò si desume
anche dalle pagine (a me molto care) di un diario, scritto fra il 1923 e il 1926,
con grafia ordinata. Fra le pagine più interessanti, le descrizioni delle
lunghe passeggiate domenicali a piedi, a trovare i parenti: Masnago (parenti di
nonna Angela), ma anche più lontano, in Val Ceresio, al Sacro Monte. L’ultima
pagina del diario di mia zia Ines è datata 9 aprile 1926, e inizia così: ‘Pasqua col suo dolce sorriso è passata! Ci
ha lasciato la tiepida primavera e le cose e la natura tutta sembra risvegliata
a nuova vita…..’
Ai
primi di maggio, una meningite fulminante, nel giro di una settimana uccise
Ines, che morì a 21 anni il 12 maggio del 1926, lasciando nello sconforto i
suoi genitori. Due settimane dopo nasceva mio papà Mario. Negli stessi giorni
morivano a Varese, sempre per meningite, altre due ragazze, delle famiglie
Trolli e Taborelli.
Ho
sempre guardato con grande compassione e affetto questa zia, che in qualche
modo considero vicina a me (per il suo amore per la scrittura) e quasi una mia
seconda mamma, perché senza la sua morte non sarebbe nata mamma Ines.
14-continua
Nessun commento:
Posta un commento