Nel
nostro paese è legittimo e sancito dall’articolo 32 della Costituzione il
diritto di rifiutare le cure. In ogni momento il paziente può ottenere la
sospensione dei trattamenti medici, in qualunque fase della malattia. I
problemi sorgono, naturalmente, in assenza di una legge sul testamento
biologico, quando il paziente non è più autonomo e in grado di far valere le
sue volontà. Come ad esempio nel caso di Eluana Englaro, a cui alla fine della
lunga battaglia giudiziaria del padre Beppino, furono sospese la nutrizione e l’idratazione
artificiale (vuol dire mangiare e bere attraverso un sondino o attraverso la
Peg, ossia un bottone posizionato nella pancia e nel quale viene immesso il
cibo frullato o artificiale). Questo è un punto cruciale, sia per quanto
riguarda il testamento biologico sia per la sospensione delle cure. Chiarisce
Maurizio Mori: - C’è chi ritiene idratazione e nutrizione terapie mediche, di
cui è lecita l’interruzione, e chi invece le definisce sostegni vitali e quindi
impossibili da sospendere.- La legge in discussione sul biotestamento in
discussione al Parlamento prevede che si possa ottenere lo stop dell’alimentazione
artificiale.
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